Come funziona la supervisione nella terapia online?

Anche uno psicoterapeuta può affrontare dei momenti di difficoltà, come avviene in ogni professione, e quelle legate al digitale non fanno eccezione. Qui entra in campo la supervisione nella psicoterapia online: una pratica che permette ai terapeuti di confrontarsi con i colleghi più esperti e opportunamente formati per discutere casi clinici, ricevere feedback e migliorare le proprie competenze. Si tratta, in sintesi, dell’opportunità di avere al proprio fianco un supervisore, in grado di aiutare il professionista a dare il massimo durante lo svolgimento di una professione fra le più delicate.

Come funziona la supervisione nella terapia online?

Come anticipato poco sopra, la supervisione funziona come un vero e proprio rapporto di sostegno, che prevede la presenza di un professionista a supporto di uno psicoterapeuta meno esperto. Come si spiega in questa guida sulla supervisione in terapia pubblicata da Serenis, la prima figura assume il ruolo di guida, con l’obiettivo di aiutare il secondo ad evolversi e a crescere sia professionalmente sia a livello personale.

Il ruolo del supervisore è molto complesso, richiede a sua volta delle competenze specifiche e può essere paragonato alla costruzione di un edificio: in sintesi, mattone dopo mattone, il supervisor dà la possibilità al terapeuta di costruire quelle basi che gli consentiranno di approcciare il paziente, diagnosticare e risolvere il suo problema. Ciò vuol dire che non si tratta di una semplice attività di controllo, ma di sostegno e di orientamento, mirata a infondere fiducia nel professionista in formazione e a renderlo realmente indipendente.

Come detto, la figura del supervisore deve essere opportunamente formata per questo compito. Il terapeuta che desidera crescere e migliorarsi, dunque, deve rivolgersi ad una scuola di psicoterapia che possa metterlo direttamente in contatto con un supervisore esperto. Tali scuole, che vengono approfondite anche sul sito di Serenis, hanno degli appositi programmi mirati ad una formazione completa del professionista.

Come lavora un supervisore nella psicoterapia?

Il supervisore adotta un percorso che gli consente di risalire innanzitutto ai problemi, per poi stabilire una metodologia per risolverli. Per fare un esempio, un professionista in formazione potrebbe avere un ottimo approccio al paziente, ma faticare nella fase di identificazione della diagnosi. Oppure, al contrario, potrebbe riscontrare delle difficoltà nel mettere a proprio agio gli individui in terapia.

Inoltre, il supervisore – proprio come accade con il terapeuta e il paziente – deve avere la capacità di entrare in sintonia con il professionista in formazione. Un rapporto di fiducia, infatti, è fondamentale per ottenere i migliori risultati e per spingere lo psicologo verso un percorso di reale crescita. Va poi detto che esistono diverse modalità di supervisione, dato che quest’ultima può avvenire con incontri singoli o di gruppo.

Inoltre, la supervisione può essere diretta o indiretta: nel primo caso il supervisore controlla personalmente le registrazioni delle sessioni online, mentre nel secondo caso è il terapeuta a raccontare al supervisor le proprie esperienze su un determinato caso. Infine, compito del supervisore è spingere il terapeuta verso attività fondamentali come l’autovalutazione, oltre all’insegnamento di nuove tecniche e di soluzioni efficaci per gestire i momenti più critici di questa professione.

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